Coltivare i pomodori
I pomodori li ho trapiantati verso il 10 aprile, avrei voluto metterli qualche settimana prima ma c’è stato un ritorno di freddo e quindi ho aspettato, infatti molto spesso, le gelate primaverili possono danneggiare le piccole piantine appena trapiantate.
li ho messi a 50 cm l’uno dall’altro, un pochino meno rispetto a quanto necessario, ma ho comunque intenzione di eliminare le “femminelle” in modo da far sviluppare il fusto principale, senza che la pianta distribuisca le sue energie in altri rami secondari ed avere dei pomodori più grandi e di ottima qualità.
La pianta di pomodoro infatti tende ad espandersi molto e sviluppa dei rami secondari, nell’intersezione tra la foglia e il fusto. Questi rami sono detti femminelle e tolgono nutrimento al resto della pianta perciò vanno eliminati.
In questo modo la pianta, non dovrà sprecare energie e nutrimenti per sviluppare altri rami e si concentrerà nella produzione di pomodori sul fusto principale. Alcuni di questi rami tuttavia è possibile lascarli se abbiamo spazio per farli rampicare.
Questo tipo di potatura si fa anche per evitare la formazione di malattie fungine in quanto l’eccessiva produzione di rami e foglie, non fa circolare bene l’aria e penetrare i raggi del sole tra le piante.
Sarà necessaria una struttura di cannucce per far arrampicare le piante di pomodori e sorreggere in seguito il peso dei frutti. Questa struttura deve essere organizzata preventivamente, almeno le cannucce principali infilate nel terreno, vanno messe prima del trapianto, in modo da non danneggiare le radici.
Le piante poi, ma mano che crescono, andranno legate alle cannucce con dei fili di juta oppure fil di ferro plastificato, non troppo stretto perché il fusto poi si espanderà.
Potrebbero presentarsi problemi di parassiti sulla pianta, tra i più comuni gli afidi, dei piccoli insetti simili a pidocchi. Li possiamo eliminare facendo un trattamento con il macerato di ortica o in alternativa con l’aceto oppure con il bicarbonato. Altre malattie sono la peronospora, riconoscibile dalle foglie che presentano macchie gialle. In questo caso potremmo intervenire con un trattamento a base di rame.
Ti scrivo il link su come effettuare questi trattamenti per prevenire e curare l’orto dai problemi più comuni.
La pianta si riempirà di fiorellini gialli e da ognuno di essi nascerà un pomodoro che man mano crescerà trasformandosi da verde a rosso quando avrà raggiunto la piena maturazione.
Possiamo raccoglierli a nostro piacimento, quando saranno meno maturi per un insalata oppure di colore rosso intenso per cucinare un sugo.
Se ne raccogliamo in abbondanza da non riuscire a consumarli, possiamo pensare di cucinare una conserva da riporre in barattoli di vetro sterilizzati per poterli conservare durante tutto l’inverno e riassaporare il pomodoro appena raccolto quando arriverà il freddo.
Se notiamo la presenza di cimici sui pomodori possiamo effettuare il trattamento con il macerato di ortica o con l’olio di Neem o anche racchiudere i frutti in appositi sacchetti o con del tessuto non tessuto bianco, in modo che non vengano attaccati dagli insetti.
Infatti le cimici attaccano i pomodori praticando dei fori e ben presto da lì il pomodoro comincerà a marcire, sarà comunque commestibile eliminando la parte danneggiata, ma se vediamo qualcosa di simile, dovrà essere raccolto perché il danno potrebbe peggiorare.
Se avremo le attenzioni giuste e daremo alla pianta le cure necessarie, raccoglieremo con grande soddisfazione dei bei pomodori freschi dal sapore unico.